Il numero di diplomati con lode nel Lazio per il 2023 è 1092, un dato che non si discosta molto dai 1162 dell’anno precedente. Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio e dirigente scolastica del liceo Newton di Roma, ha osservato che questi numeri indicano un ritorno ai livelli pre-Covid.
Durante gli anni della pandemia (2020-2022), le valutazioni erano aumentate per tenere conto delle difficoltà che gli studenti affrontavano durante gli esami di Stato. Con il calo delle lodi negli ultimi anni, si vede un’inversione di tendenza verso i livelli pre-Covid. Nel 2021/2022, la percentuale di diplomati con 60 nel Lazio era del 4,5%, mentre quest’anno è salita al 6,1%. Allo stesso tempo, i diplomati con lode sono scesi dal 3,5% al 2,3%. “Anche le classi che hanno affrontato ora l’esame di Stato hanno subito gli effetti del Covid”, ha aggiunto Costarelli, specificando che le prove di quest’anno erano comunque affrontabili.
La distribuzione dei voti tra i diplomati del Lazio vede la maggioranza con valutazioni comprese tra 71 e 80 (29%), seguiti da quelli con voti tra 61 e 70 (28,2%). Il 16,7% ha ottenuto un voto tra 81 e 90, il 10,8% tra 91 e 99, e il 6,9% ha ottenuto 100 senza lode. Questi dati sono in linea con le medie nazionali.
Per gli esami conclusivi delle scuole medie, il 6,5% degli studenti del Lazio ha ottenuto dieci e lode, mentre l’11,7% ha conseguito il voto minimo di sei. A livello nazionale, il 5,4% ha ottenuto dieci e lode e il 15,2% ha ottenuto sei.
Le polemiche degli studenti
L’inizio degli esami di Stato per 38.540 studenti di Roma e provincia a giugno è stato accompagnato da polemiche. Giulia Mingozzi, coordinatrice della sezione di Roma della Rete degli studenti medi, ha sottolineato che la pressione del voto provoca stress psicologico e contribuisce a un ambiente scolastico tossico. Questo, secondo Mingozzi, trasforma la scuola da luogo di formazione e crescita a uno di punizione e stress.