Dopo quindici anni di battaglie legali, la Corte d’Appello ha stabilito che una donna dovrà restituire 250mila euro ad un’amica, a cui aveva promesso metà della vincita ottenuta da un Gratta e Vinci acquistato nel 2009 a Latina. Il biglietto vincente aveva fruttato 500mila euro, ma la vincitrice non aveva mantenuto la promessa di spartire la somma, trattenendo tutto per sé. I giudici hanno dichiarato che il denaro era stato trattenuto “indebitamente”, dando ragione alla parte lesa.
L’acquisto del Gratta e Vinci era stato un gesto condiviso tra le due amiche, che già in passato avevano comprato biglietti insieme, spartendo le piccole vincite. Quella volta, però, la situazione è stata diversa: quando una delle due ha grattato il biglietto e scoperto la cifra vinta, ha deciso di tenersi l’intera somma, rimangiandosi l’accordo.
L’amica, non accettando il comportamento, ha deciso di ricorrere alle vie legali, assistita dall’avvocato Renato Giugliano. Un primo processo per appropriazione indebita si era concluso con la prescrizione, ma in sede civile la questione è stata riaperta, portando alla sentenza definitiva che riconosce la “contitolarità del biglietto”. Questo ha portato i giudici a stabilire che alla donna spettano 250mila euro, la metà del premio totale.