La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre segnerà il ritorno dell’ora solare, con le lancette che verranno spostate indietro di un’ora. Questo ci regalerà sessanta preziosi minuti di sonno in più, ma al tempo stesso comporterà giornate più corte, con il buio che arriverà prima del solito. In compenso, avremo più luce naturale al mattino, utile per cominciare la giornata con più energia e vitalità.
Le conseguenze del cambio d’ora sul nostro corpo
Nonostante il vantaggio dell’ora extra di sonno, il cambio dall’ora legale a quella solare può influire negativamente sul nostro ritmo circadiano, il ciclo biologico che regola sonno e veglia. Spostare l’orologio di un’ora può causare alterazioni nei cicli del sonno, portando a disturbi come difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni o sonnolenza durante il giorno. Questo cambio può inoltre influire su concentrazione, umore e salute cardiovascolare, rendendo più difficile l’adattamento.
Quando tornerà l’ora legale?
Per ripristinare l’ora legale, con lo spostamento delle lancette avanti di un’ora, dovremo attendere fino al 29 e 30 marzo 2025. L’ora legale è stata introdotta per ottimizzare il consumo energetico sfruttando meglio la luce solare durante la giornata. Negli ultimi anni, però, è in corso un dibattito sulla sua effettiva utilità, con alcuni Paesi che stanno valutando di abolirla del tutto.
Come mitigare gli effetti del cambio d’ora
Per ridurre gli effetti del cambio dell’ora sul corpo, ecco alcuni consigli pratici:
- Regola gradualmente il sonno: Nei giorni precedenti, prova a spostare gradualmente l’orario in cui vai a letto, ritardandolo di qualche minuto ogni sera.
- Crea un ambiente rilassante: Prepara la tua camera per favorire il sonno, evitando l’uso di dispositivi elettronici e mantenendo il silenzio.
- Mantieni una routine costante: Segui orari regolari per i pasti, l’attività fisica e il sonno per aiutare il corpo a stabilizzarsi.
Ognuno reagisce in modo diverso al cambio d’ora, quindi se i sintomi persistono o diventano particolarmente fastidiosi, è sempre consigliabile consultare un medico.