A Monte Stallonara, il progetto di edilizia economica continua a fare i conti con problemi legati alla presenza di rifiuti pericolosi interrati, una situazione nota da anni che sta rallentando ulteriormente i lavori.
La scoperta di nuovi rifiuti sotto via Tergu ha portato a un blocco del cantiere, inizialmente previsto per essere completato a settembre 2023, ma attualmente ancora in corso. La frustrazione tra i residenti è alta, con molti che non ripongono più fiducia nelle promesse delle istituzioni.
Rifiuti sotto terra: un problema noto
I rifiuti sotterrati a Monte Stallonara non sono una novità, tanto che l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia ha spiegato come Astral, l’azienda regionale incaricata dei lavori, abbia dovuto affrontare “oggettive difficoltà” a causa del ritrovamento di materiale inerte e rifiuti vari che richiedevano un’analisi approfondita prima di essere rimossi e smaltiti correttamente. “Si tratta di rifiuti interrati che andavano trattati”, ha spiegato Veloccia. Solo dopo l’autorizzazione, questi materiali sono stati progressivamente eliminati, ma il ritardo accumulato ha alimentato il malcontento tra i residenti.
Quando finiranno i lavori?
Nonostante i ritardi, Veloccia ha rassicurato che il cantiere di via Tergu dovrebbe essere completato entro metà novembre 2023, recuperando il tempo perso. Inoltre, ha aggiunto che sarà realizzata una vasca di laminazione per il conferimento dell’acqua piovana, con completamento previsto per inizio 2025. Tuttavia, la spiegazione dell’assessore non ha placato le critiche dei residenti, rappresentati da Monica Polidori, presidente del Comitato di quartiere, che ha espresso il suo scetticismo. “A Monte Stallonara siamo abituati a trovare rifiuti ovunque”, ha dichiarato, lamentando una totale mancanza di comunicazione tra l’amministrazione e i cittadini.
Polidori ha anche denunciato l’inerzia dell’impresa appaltatrice, che avrebbe lavorato solo sporadicamente tra luglio e ottobre, facendo crescere la stanchezza e la sfiducia dei residenti. La mancanza di informazioni da parte delle autorità è diventata fonte di avvilimento per chi vive nel quartiere, molti dei quali si sentono abbandonati e traditi dalle promesse non mantenute.
Un raggio di speranza: Monte Stallonara 2 BIS
Nonostante le difficoltà, c’è una notizia positiva per il quartiere: la Giunta ha approvato una delibera che sblocca la manovra di completamento di alcuni piani di zona, tra cui Monte Stallonara 2 BIS, rimasto fermo a causa di contenziosi tra i proprietari delle aree e Roma Capitale. La questione ruotava intorno alla tassazione IVA legata alle permute, con l’Agenzia delle Entrate che per anni aveva interpretato l’operazione come una normale compravendita immobiliare, richiedendo il pagamento dell’imposta. Grazie a un lungo lavoro con l’Avvocatura Capitolina e l’Avvocatura di Stato, la Roma ha ottenuto ragione, consentendo di risparmiare risorse che verranno reinvestite in opere urbanistiche.
Con la rimozione di questo ostacolo, Monte Stallonara sarà il primo piano di zona a ripartire, offrendo un vantaggio economico a chi acquisterà casa nel quartiere grazie al risparmio sui costi legati all’IVA.
Frustrazione e speranza per il futuro
I residenti di Monte Stallonara rimangono in attesa di risposte concrete, con la speranza che i lavori, più volte promessi, vengano finalmente completati nei tempi previsti. La frustrazione per i ritardi e la mancanza di comunicazione con le istituzioni è palpabile, ma la recente delibera sulla riduzione dei costi potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro del quartiere. Tuttavia, sarà fondamentale che l’amministrazione rispetti le nuove scadenze per riconquistare la fiducia dei cittadini e migliorare la vivibilità di una zona da troppo tempo trascurata.