Roberto Gualtieri, nelle vesti di commissario straordinario per il Giubileo, ha inviato una lettera alle amministrazioni centrali e agli enti pubblici di Roma, chiedendo di ampliare l’uso dello smart working. La misura punta a ridurre il traffico veicolare, che nelle ultime settimane ha subito pesanti ripercussioni a causa dei cantieri in corso nelle principali piazze della Capitale.
L’obiettivo: meno traffico durante i lavori
I cantieri interessano aree strategiche come piazza Pia, piazza dei Cinquecento, piazza Risorgimento e piazza San Giovanni in Laterano, con conclusioni previste tra il 20 e il 28 dicembre. Questi lavori, fondamentali per il Giubileo, stanno causando un incremento significativo del traffico nel centro cittadino. Il sindaco ha dichiarato che un’estensione del lavoro agile potrebbe portare a una sensibile riduzione dei disagi per i cittadini e le attività produttive.
Accordi già in atto e prossimi passi
Gualtieri ha già siglato due accordi: uno per i 9.000 dipendenti di Roma Capitale e uno con diverse aziende private. Rimane ora il nodo degli enti pubblici, delle università, e delle aziende sanitarie e ospedaliere, per i quali il primo cittadino ha formalizzato la richiesta di collaborazione. L’invito è chiaro: implementare il lavoro agile per almeno due giorni a settimana, valutando caso per caso la distanza dal luogo di lavoro e le esigenze operative.
Un impatto positivo sulla mobilità cittadina
Il Campidoglio spera che il maggior utilizzo dello smart working possa garantire un “significativo impatto sulla riduzione del traffico”, consentendo di attenuare i disagi senza compromettere l’efficienza dei servizi pubblici. La disciplina del lavoro agile dovrà comunque rispettare i regolamenti e le esigenze organizzative di ciascuna amministrazione.
Flessibilità per un traffico sostenibile
L’introduzione di due o più giorni di lavoro agile a settimana è considerata una soluzione temporanea ma strategica, utile non solo durante il completamento dei cantieri ma anche per le settimane successive, in cui la città potrebbe affrontare ulteriori sfide legate alla mobilità.