Infarti nel Lazio: ridurre il colesterolo Ldl per prevenire recidive

Lo studio At Target-It dimostra che abbassare intensamente il colesterolo Ldl con inibitori PCSK9 riduce il rischio di nuovi infarti

Infarto

Nel Lazio, gli infarti colpiscono più di 9mila persone ogni anno, e il rischio di recidive entro 12 mesi riguarda un paziente su cinque. Per prevenire nuovi episodi, il controllo dei livelli di colesterolo Ldl, noto come “colesterolo cattivo,” è essenziale.

A confermare questa necessità è uno studio condotto da 22 centri italiani, inclusa l’Unità operativa complessa di Cardiologia del Policlinico Tor Vergata, i cui risultati sono stati pubblicati sull’European Journal of Preventive Cardiology.

L’efficacia del trattamento con inibitori PCSK9

Lo studio At Target-It ha coinvolto 771 pazienti post-infarto, dimostrando che intervenire rapidamente con anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9 riduce i livelli di Ldl fino al 70%. Il 68% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo raccomandato di 55 mg/dL di Ldl già al primo controllo, offrendo una protezione efficace nella fase delicata post-infarto.

I dati evidenziano che abbassare il colesterolo a livelli ancora più bassi, sotto i 43 mg/dL o addirittura 23 mg/dL, comporta benefici ulteriori. “Abbassare in modo intensivo il colesterolo Ldl subito dopo un infarto è sicuro ed efficace, con benefici visibili già dopo 11 mesi,” spiega Francesco Barillà, direttore della UOC di Cardiologia del Policlinico Tor Vergata.

L’importanza di un approccio tempestivo

Il trattamento precoce con inibitori PCSK9 ha permesso a oltre il 90% dei pazienti coinvolti nello studio di raggiungere il target di 55 mg/dL nei primi 30 giorni. La strategia “colpisci presto, colpisci forte” si è rivelata decisiva per ridurre il rischio di recidive cardiovascolari, un risultato supportato dall’altissima aderenza alla terapia, che ha raggiunto il 100% tra i pazienti trattati.

Il professor Pasquale Filardi sottolinea: “I pazienti che hanno avuto un infarto sono considerati ad altissimo rischio. Le linee guida europee raccomandano di abbassare il colesterolo Ldl sotto i 55 mg/dL, e sotto i 40 mg/dL per chi ha avuto più eventi. Dopo 4 settimane di terapia anti-lipidica, è fondamentale verificare i livelli di Ldl e ottimizzare il trattamento se necessario.”

Accesso alle cure e monitoraggio rigoroso

Per garantire una prevenzione efficace, è essenziale migliorare l’accesso alle terapie innovative, come gli inibitori PCSK9, su tutto il territorio. Nel Lazio, politiche sanitarie adeguate possono facilitare l’uso tempestivo di questi trattamenti, migliorando i risultati clinici per i pazienti post-infarto.

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