Maxi frode all’Iva: coinvolto il presidente della Vigor Perconti

Maurizio Perconti, presidente della Vigor Perconti, tra i protagonisti dell'indagine "Moby Dick" su frodi all'Iva per 1,3 miliardi di euro

frode all'Iva

La Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura, ha scoperto un imponente sistema di frode all’Iva, soprannominato “Moby Dick”, che coinvolge criminalità organizzata e società in diversi paesi europei. Tra gli indagati spicca il nome di Maurizio Perconti, presidente della società calcistica Vigor Perconti e già amministratore della Rmt Spa, una delle aziende accusate di partecipare al complesso meccanismo di evasione.

La frode carosello: numeri e accuse

L’indagine ha portato all’arresto di 43 persone, tra cui 7 per cui è stato emesso un mandato di arresto europeo, e al sequestro preventivo di beni per 520 milioni di euro. Le accuse ruotano attorno a una frode all’Iva intracomunitaria, che tra il 2020 e il 2023 ha prodotto fatture false per 1,3 miliardi di euro.

Secondo gli inquirenti, il sistema era basato su una rete di 269 missing traders, 55 società filtro (buffer), 28 broker e 52 società conduit estere, gestite e coordinate per frodare l’Iva su prodotti elettronici e informatici. Tra le società buffer figura la Rmt Spa, legata alla famiglia Perconti, attiva nel settore del noleggio di autoveicoli e accusata di aver partecipato ai “caroselli Iva”.

Il ruolo di Rmt Spa

Secondo le ricostruzioni, Rmt Spa avrebbe cessato l’operatività in frode all’Iva nel maggio 2023, ma fino a quel momento era pienamente coinvolta nei circuiti illeciti. La società è accusata di aver collaborato non solo con il circuito Marco Mezzatesta, ma anche con la broker Futurenergy Rinnovabile Srl, sotto accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Tra le operazioni contestate, vi sarebbe un’evasione Iva legata a una partita di AirPods.

Le misure interdittive

Maurizio Perconti e il fratello Luca Perconti sono stati colpiti da una doppia misura interdittiva, che impedisce loro di esercitare attività imprenditoriali o ricoprire ruoli dirigenziali nel commercio di prodotti elettronici e informatici. Tuttavia, la Vigor Perconti, la società sportiva presieduta da Maurizio Perconti, non risulta coinvolta nelle indagini.

Il coinvolgimento della criminalità organizzata

Le indagini hanno evidenziato il ruolo di componenti della criminalità organizzata siciliana e campana, che avrebbero approfittato degli ingenti profitti generati dalle frodi per riciclare i proventi di altre attività illecite.

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