Si è conclusa senza tensioni l’occupazione del liceo artistico Enzo Rossi, in via del Frantoio, a Roma. Gli studenti, che avevano preso possesso della scuola lunedì 11 novembre, hanno liberato gli spazi domenica 17 novembre intorno alle 18, come annunciato sui social dal collettivo Enzo Rossi.
Ripristino delle lezioni e gestione degli spazi
Nella giornata di lunedì 18 novembre, la scuola ha avviato le operazioni di sanificazione e ripristino degli spazi, in vista della ripresa delle lezioni prevista per oggi, 19 novembre. Il dirigente scolastico Enrico Battisti ha confermato che non sono stati rilevati particolari danni alle strutture durante l’occupazione. La vicenda si è svolta in modo pacifico, similmente a quanto avvenuto al liceo Pilo Albertelli, in netta contrapposizione con l’episodio del liceo Gullace, dove un doppio incendio ha causato danni per due milioni di euro e costretto gli studenti alla didattica a distanza.
Per affrontare le criticità legate alle condizioni delle scuole e garantire la sicurezza degli edifici, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini ha convocato un tavolo di confronto con la Città metropolitana, la Asl Roma 2 e il dirigente scolastico. “Nonostante le difficoltà, sono stati fatti importanti interventi per riportare gli studenti in presenza,” ha dichiarato Daniele Parrucci, delegato all’Edilizia scolastica.
Proteste studentesche: tensioni e rivendicazioni
Il clima nelle scuole romane rimane teso, con un crescente fermento tra gli studenti. Lo scorso 15 novembre, uno sciopero studentesco ha visto una folta partecipazione e un presidio sotto il ministero dell’Istruzione contro il governo di Giorgia Meloni. Gli studenti denunciano la repressione delle proteste e chiedono maggiore attenzione a temi come l’edilizia scolastica e i diritti nelle scuole.
Tra le richieste principali, emergono l’urgenza di interventi strutturali nei licei, dove si registrano soffitti pericolanti, finestre rotte e pavimenti danneggiati, come segnalato dal collettivo Venti novembre del liceo Plinio Seniore.
Il ministero ha replicato, sostenendo di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale di incontro da parte dei manifestanti, ma ha ribadito l’intenzione di dialogare con le Consulte studentesche, organi elettivi riconosciuti.
Università e antifascismo
Anche negli ambienti universitari si registra tensione. Alla Sapienza, un gesto provocatorio – l’imbrattamento con una svastica dei manifesti elettorali di Cambiare Rotta – ha suscitato indignazione. Gli attivisti hanno ribadito il loro impegno contro ogni forma di fascismo, promettendo di non arretrare nelle loro lotte.
La situazione nelle scuole e nelle università romane dimostra una crescente esigenza di ascolto e interventi concreti per rispondere alle criticità strutturali e alle istanze degli studenti.