Nuova grana legale per Francesco Totti. L’ex capitano della Roma è indagato dalla procura di Roma per omessa dichiarazione dei redditi, in violazione dell’articolo 5 del decreto legislativo 74/2000. Il pubblico ministero Vincenzo Barba e l’aggiunto Stefano Pesci hanno convocato Totti nei prossimi giorni a piazzale Clodio per chiarire la sua posizione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, Totti avrebbe accumulato un debito iniziale di alcune migliaia di euro, ma con sanzioni e interessi la somma è arrivata a circa 200mila euro. Nonostante l’ex calciatore abbia già versato quanto richiesto per chiudere il contenzioso, la guardia di finanza ha segnalato l’esito dei controlli sia all’Agenzia delle Entrate che alla procura, avviando così l’inchiesta.
L’indagine è collegata a presunti redditi derivanti da apparizioni pubblicitarie per le quali Totti non avrebbe aperto una partita Iva, pur trattandosi di un’attività non occasionale.
Gioco d’azzardo e conti esteri
Parallelamente, emergono dettagli su spese elevate sostenute da Totti per il gioco d’azzardo, con trasferimenti rilevanti verso il Casinò di Montecarlo. Sempre secondo La Verità, tra settembre 2020 e settembre 2023, l’ex “Pupone” avrebbe speso 3,3 milioni di euro al gioco, pari a circa 1 milione l’anno, con punte di 551mila euro in soli 20 giorni nel 2023.
Queste spese hanno acceso l’interesse degli inquirenti, che stanno indagando su presunti conti esteri e sulle modalità di gestione dei fondi personali di Totti, che, secondo l’accusa, avrebbero dovuto essere destinati in parte alla famiglia e al patrimonio futuro per i suoi figli.
Le aziende in perdita
Sul fronte imprenditoriale, le aziende legate a Totti continuano a registrare bilanci in rosso, come emerso in precedenti analisi finanziarie. La gestione delle sue attività economiche e i presunti mancati adempimenti fiscali sono ora sotto la lente della procura.
Totti avrà due settimane per presentarsi in procura con il proprio avvocato e fornire chiarimenti. Nel frattempo, l’inchiesta sull’abbandono di minore, che lo aveva visto coinvolto nei mesi scorsi, sembra destinata all’archiviazione. Tuttavia, l’indagine fiscale rappresenta una nuova complicazione per l’ex campione giallorosso.