Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Reggio Emilia ha portato all’arresto di 15 persone, tra cui Daniele Gatta, 40enne romano e genero di Fabrizio Piscitelli, noto come “Diabolik”, l’ex capo ultras della Lazio ucciso a Roma nel 2019. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Bologna, ha smantellato un traffico internazionale di droga gestito da una rete italo-albanese.
I dettagli dell’operazione
Le misure cautelari, eseguite tra carcere e arresti domiciliari (12 persone detenute e 3 agli arresti domiciliari), hanno svelato un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti, con rotte che collegavano l’Ecuador all’Italia. Tra i principali accusati c’è proprio Daniele Gatta, destinatario della custodia cautelare in carcere e ritenuto coinvolto nel finanziamento di un carico di cocaina arrivato dall’Ecuador nel 2021.
Il legame con “Diabolik”
Daniele Gatta è noto alle cronache anche per essere il genero di Fabrizio Piscitelli, figura di spicco del tifo organizzato della Lazio e personaggio controverso, noto per i suoi legami con ambienti di estrema destra e il mondo della criminalità. La connessione familiare ha riacceso l’attenzione su alcune dinamiche criminali legate al traffico di droga, un settore che, secondo gli inquirenti, rappresentava una delle attività principali dell’organizzazione.
Un traffico ben organizzato
L’operazione della Dda di Bologna ha messo in luce una struttura criminale transnazionale, in cui gli indagati avevano ruoli ben definiti, dalla pianificazione delle spedizioni internazionali al finanziamento delle operazioni. La cocaina veniva trasportata dal Sud America per essere distribuita sul territorio italiano attraverso una rete capillare di contatti.
