Nella notte precedente la sfida di Europa League tra Lazio e Real Sociedad , un violento scontro tra tifosi ha sconvolto il centro di Roma. Un gruppo di 80 ultras laziali ha attaccato circa 70 sostenitori spagnoli in via Leonina, utilizzando mazze, coltelli, crick e martelli. Il bilancio iniziale di tre accoltellati è successivamente salito a nove feriti , con prognosi che variano dai 5 ai 30 giorni.
Tra i feriti, un 23enne è in fin di vita presso l’ospedale San Giovanni, dopo aver subito una grave ferita da coltello che gli ha perforato un polmone. Un altro tifoso di 29 anni è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, mentre un 27enne è stato dimesso con 12 giorni di prognosi.
L’aggressione e l’intervento delle forze dell’ordine
L’attacco è avvenuto intorno alle 23, quando gli ultras laziali hanno fatto irruzione nel locale dove si trovavano i tifosi spagnoli, lanciando bombe carta e attaccando con armi contundenti . Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, ma gli aggressori si erano già allontanati. Diversi ultras sono stati identificati nelle vicinanze , mentre le autorità hanno sequestrato armi e altri oggetti utilizzati negli scontri.
Paura tra i residenti: “Scene di guerra”
La violenza ha scosso profondamente il quartiere Monti. Natalie Naim , consigliera del municipio I, ha descritto la notte come un momento di terrore: “Il cielo si è tinto di rosso, urla ovunque e palazzi che tremavano per le esplosioni delle bombe carta.”
La reazione della Lazio e delle istituzioni
La SS Lazio ha preso le distanze dall’accaduto, condannando fermamente ogni forma di violenza e dichiarando massima collaborazione con le autorità. La società ha assicurato provvedimenti severi in caso di coinvolgimento dei propri tifosi.