Flaminio: progetto Lotito tra critiche dei residenti e alternative

Il progetto di Lotito per il Flaminio incontra resistenze: i residenti sollevano dubbi su traffico, parcheggi e ordine pubblico

Progetto Flaminio Lotito

Il progetto di Claudio Lotito per trasformare lo stadio Flaminio in una struttura al servizio dei tifosi biancocelesti non convince tutti. Mentre il sindaco Gualtieri ha espresso apprezzamento, cresce l’opposizione dei residenti, organizzati in un comitato che ha distribuito un volantino per segnalare le criticità del piano. Tra i problemi evidenziati ci sono il traffico, la carenza di parcheggi e i timori per possibili scontri tra tifoserie.

Traffico e carenza di parcheggi

La logistica dell’area è al centro delle preoccupazioni. Il Flaminio, costruito nel 1911 e ristrutturato nel 1957, si trovava in un contesto molto diverso: “Il traffico automobilistico di allora era solo il 10% di quello odierno,” si legge nel volantino distribuito ai residenti. Oggi, con un flusso veicolare molto più intenso, il progetto di ampliare lo stadio per ospitare 50mila spettatori rischia di creare caos nella viabilità.

Inoltre, la disponibilità di parcheggi è limitata:

  • I 10.500 metri quadrati tra via Dorando Pietri e via dell’Auditorium possono ospitare appena 400 auto.
  • Un’area incolta vicino al viadotto di Corso di Francia potrebbe accogliere al massimo 150 vetture.

A confronto con l’Olimpico, dotato di spazi più ampi per la gestione del traffico, il Flaminio risulta meno attrezzato per sostenere eventi sportivi di grande portata.

Timori per la sicurezza

Un’altra critica riguarda i comportamenti delle tifoserie, spesso associati a episodi di violenza urbana. “Possiamo solo immaginare il caos e i tafferugli che si verificherebbero tra i palazzi e i negozi del quartiere,” si legge nel testo inviato al Campidoglio. La vicinanza dello stadio a edifici residenziali e attività commerciali potrebbe aggravare i disagi durante le partite.

L’alternativa della Roma Nuoto

Il comitato, pur criticando il piano di Lotito, sostiene il progetto della Roma Nuoto, che propone di utilizzare il Flaminio per sport meno invasivi. Questo progetto permetterebbe di riqualificare la struttura e renderla fruibile anche dai residenti, con un impatto positivo sul quartiere.

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