Atac ha dichiarato guerra ai “furbetti del biglietto”, con l’obiettivo di recuperare 22 milioni di euro tra il 2025 e il 2027. Il piano prevede un aumento dei controlli sui mezzi pubblici, reso possibile dalla riduzione dell’assenteismo tra i verificatori, attualmente superiore al 20%, il tasso più alto tra i vari comparti dell’azienda.
Più controllori in servizio
Nel 2024 Atac ha già recuperato 1,2 milioni di euro dall’evasione tariffaria e 5,5 milioni dalle sanzioni. Tuttavia, l’evasione resta un fenomeno diffuso, e per contrastarlo il nuovo contratto di servizio prevede il potenziamento del personale dedicato ai controlli. Oggi sono in servizio 251 verificatori, ma l’azienda punta a raggiungere almeno 270 unità, coinvolgendo personale amministrativo e altri dipendenti su base volontaria.
Incentivi per ridurre l’assenteismo
Per garantire una maggiore presenza di controllori sui mezzi pubblici, Atac introdurrà incentivi economici per il personale. L’obiettivo è incrementare del 25% le attività di verifica, grazie a una combinazione di nuove assunzioni, riduzione delle assenze e maggiore efficienza operativa.
Misure tecnologiche: nuovi tornelli in metro
Oltre all’aumento del personale, il Campidoglio e Atac puntano anche sull’innovazione tecnologica per contrastare l’evasione. È stato richiesto un finanziamento al Governo per rinnovare i varchi di accesso nelle stazioni metro, con l’installazione di tornelli anti-scavalco, pensati per impedire l’ingresso senza biglietto.
Grazie a queste misure, il piano economico-finanziario prevede 12 milioni di euro di incassi aggiuntivi dalla lotta all’evasione tariffaria e 10 milioni dalle sanzioni nel prossimo triennio, rafforzando così le entrate di Atac e migliorando la sostenibilità del servizio di trasporto pubblico a Roma.