Un incubo durato sei ore: minacce, violenza e una truffa degenerata in rapina. È quanto accaduto il 4 ottobre scorso a Roma, quando un’anziana di 80 anni è stata derubata di gioielli, soldi e lingotti d’oro per un valore complessivo di 3 milioni di euro.
Dietro il colpo si cela il classico raggiro del finto carabiniere e del falso avvocato, una truffa spietata che ha sfruttato l’amore della donna per la figlia. Dopo quattro mesi di indagini, la polizia ha arrestato un 35enne di Napoli, identificato come uno degli autori della rapina.
La truffa: il copione del falso carabiniere e dell’avvocato
La trappola è scattata con una telefonata:
“Le devo comunicare una brutta notizia”, ha detto il finto carabiniere, sostenendo che la figlia dell’anziana fosse stata fermata in una caserma a Venezia, accusata di aver investito una donna.
Poco dopo, è intervenuto un falso avvocato, chiedendo 6.500 euro per evitare che venisse sporta querela. L’anziana, terrorizzata, ha ceduto al ricatto e consegnato denaro e monili in oro.
Dall’inganno alla rapina: l’escalation della violenza
Ma il dramma non si è fermato. I truffatori, approfittando dello stato di confusione e paura della donna, sono entrati più volte nell’appartamento, convincendola ad aprire la cassaforte e a consegnare anche i lingotti d’oro, beni preziosi custoditi da una vita.
In preda al panico e seguendo le istruzioni ricevute, l’anziana ha anche consegnato una borsa colma di argenteria, patrimonio di famiglia, scendendo in strada sotto la pioggia, a tarda sera. Nel frattempo, i criminali hanno controllato i telefoni della vittima, fisso e cellulare, per impedirle di contattare parenti o chiedere aiuto.
Minacce e violenze: un incubo di terrore
L’orrore è culminato con minacce e violenza fisica. Uno dei malviventi ha afferrato l’anziana per un braccio, gridandole:
“Ti spezzo in due” e “Ti butto dalla finestra”,
mentre rovistava nei cassetti in cerca di altri oggetti di valore. La donna è stata anche scaraventata contro una sedia, subendo intimidazioni costanti per diverse ore.
L’arresto del 35enne e le indagini
Dopo quattro mesi di indagini serrate, la polizia è riuscita a identificare e arrestare un 35enne di Napoli, uno dei membri della banda. L’uomo, in un momento della rapina, aveva aggredito fisicamente la vittima.
Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati i tabulati telefonici e analizzati i sistemi di videosorveglianza, consentendo agli investigatori di risalire al complice.
Per il 35enne, il giudice ha convalidato l’arresto, e ora l’uomo è in attesa di processo. Nel frattempo, continuano le ricerche per individuare gli altri membri della banda.
Un dramma che segna una tendenza pericolosa
Questo episodio si aggiunge alla lunga serie di truffe agli anziani, sempre più spesso vittime di schemi criminali violenti. Le autorità ricordano l’importanza di diffidare di telefonate sospette e di contattare immediatamente le forze dell’ordine in caso di richieste di denaro.