L’ospedale San Gallicano di Roma ha celebrato i suoi 300 anni di attività, ricordando il ruolo fondamentale che ha svolto nel tempo nella cura dei più vulnerabili. Fondato il 14 marzo 1725 con la posa della prima pietra nella storica sede di Trastevere, è stato un punto di riferimento per la dermatologia e la venerologia, oltre che per il trattamento delle cosiddette malattie della povertà.
L’ospedale, oltre a essere stato un esempio di architettura urbana, ha mantenuto la sua missione anche dopo il trasferimento, nel 2000, nella più moderna sede dell’Eur. La storica struttura di Trastevere, invece, ospita oggi l’INMP (Istituto Nazionale per la Salute dei Migranti e il contrasto alle malattie della povertà), gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO) e la Comunità di Sant’Egidio, continuando a essere un luogo dedicato all’assistenza sanitaria per le fasce più deboli della popolazione.
Alla cerimonia commemorativa sono intervenuti il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha definito il San Gallicano “un faro di speranza”. Ancora oggi, l’istituto porta avanti con dedizione la sua vocazione assistenziale, non solo a Roma ma anche a livello internazionale, confermandosi un pilastro della sanità pubblica e della solidarietà.