Un 28enne tunisino è stato ferito gravemente da un colpo di pistola al petto nella serata di domenica 16 marzo a Tor Bella Monaca, in via dell’Archeologia 106. Il giovane, ricoverato in condizioni critiche al Policlinico Tor Vergata, è stato soccorso dopo l’allarme lanciato dalla compagna, una donna dell’Est Europa.
Secondo il suo racconto, il colpo sarebbe stato esploso sul pianerottolo di casa, tra l’ascensore e le scale. Tuttavia, gli investigatori stanno verificando se l’agguato possa essere avvenuto altrove, con il ferito che potrebbe aver raggiunto casa da solo, in condizioni disperate.
Due ipotesi: faida per lo spaccio o vendetta passionale
Gli inquirenti seguono due piste principali. La prima porta agli ambienti dello spaccio: a Tor Bella Monaca, infatti, la gestione della droga è contesa tra famiglie locali e gruppi stranieri che potrebbero aver deciso di sfidare il controllo del territorio. L’agguato potrebbe quindi essere un messaggio di avvertimento o una ritorsione.
L’altra ipotesi è invece quella di una pista passionale, legata a una ragazza contesa. Alcune testimonianze indicano che a sparare potrebbe essere stato un giovane, forse minorenne, dettaglio che, se confermato, coinvolgerebbe la Procura per i Minorenni di Roma.
Caccia all’arma e omertà nel quartiere
Gli agenti della Polizia di Stato stanno ancora cercando l’arma del delitto e raccogliendo testimonianze per ricostruire la dinamica dell’agguato. Il quartiere, noto per l’omertà e la paura, resta in silenzio mentre le indagini cercano di fare luce su un nuovo episodio di violenza e regolamenti di conti.