Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma hanno portato a una serie di arresti legati al traffico di stupefacenti. Iniziate da un’attività di controllo su un pusher operante nelle zone di Piazza Navona e Piazza del Fico, le indagini si sono estese a un’intera rete criminale attiva nel traffico di cocaina e crack, con base operativa nel quartiere San Basilio. L’inchiesta ha permesso di svelare un’organizzazione ben strutturata che operava principalmente nel nord-est di Roma, ma con diramazioni anche nel centro storico della Capitale.
L’organizzazione smantellata operava con un modello itinerante di spaccio
I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro stanno eseguendo le 18 misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Roma. Tra gli arresti, 8 riguardano gli esponenti principali dell’organizzazione, accusati di essere i promotori del traffico di droga, mentre per altre 10 persone sono state disposte misure restrittive come gli arresti domiciliari o l’obbligo di presentarsi in caserma.
Alessio Capogna al vertice dell’organizzazione criminale
Secondo le indagini, a capo dell’associazione c’era Alessio Capogna, un nome noto nel mondo del narcotraffico romano, legato a storiche figure del crimine capitolino. Gli investigatori hanno ricostruito il modus operandi dell’organizzazione, che utilizzava un sistema di “piazze di spaccio itineranti”. A differenza del tradizionale spaccio statico, le cessioni di droga avvenivano con un servizio a domicilio, in cui l’ordine veniva effettuato tramite un centralino operativo 24 ore su 24.
La rete investigativa ha evidenziato come l’organizzazione fosse ben strutturata, con ruoli distinti tra i membri e una divisione chiara delle funzioni. La sua estensione e il modus operandi sono il segno di una criminalità radicata e capace di operare in diverse zone della città, dimostrando la pervasività delle attività illegali nel cuore di Roma.