Roma, tragedia al canile della Muratella: cane ucciso da un altro compagno di box

Tragedia al canile della Muratella: Kira, un cane sequestrato per maltrattamenti, è stata uccisa da un altro animale con cui condivideva il box. Indagini in corso

cani maltrattati

Un tragico incidente ha avuto luogo giovedì 27 marzo 2025 al canile della Muratella, dove una giovane cane, Kira, è stata sbranata da un altro animale con cui condivideva la gabbia. L’associazione Animalisti Italiani ha espresso il proprio sgomento, denunciando una serie di negligenze nella gestione della struttura che hanno portato a questa morte evitabile.

Un caso di negligenza e gestione inadeguata al canile della Muratella

Kira, una simil pitbull, era stata sequestrata nei primi giorni di marzo 2025 per maltrattamenti e trasferita al canile della Muratella, dove le sue condizioni di salute erano già gravemente compromesse. Il cane maschio con cui Kira condivideva il box, un American Staffordshire Terrier, aveva mostrato segni di aggressività già in precedenza, ma nonostante i precedenti avvertimenti, i responsabili del canile non avevano preso le misure necessarie per separare i due animali. La situazione alimentare era anche un rischio: entrambi i cani erano stati segnalati come pericolosi durante i pasti, ma non erano stati separati durante l’alimentazione, come indicato dalla scheda informativa della struttura.

Secondo quanto riferito da Marco Gavotti, vice presidente di Animalisti Italiani, la morte di Kira è il risultato di una “grave negligenza nella gestione” del canile. “È inaccettabile che due cani già segnalati per maltrattamenti, debilitati e con un comportamento a rischio, siano stati lasciati insieme senza nessuna precauzione”, ha affermato. Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza e l’efficienza della struttura, nonché sulla capacità del personale di gestire animali con particolari esigenze e problematiche comportamentali.

Le parole di una volontaria e il lutto dei volontari

Una delle volontarie che aveva seguito Kira prima del suo ingresso in canile ha dichiarato di aver insistito per separare i due cani. “Purtroppo non sono stata ascoltata”, ha spiegato. La volontaria ritiene che la reazione aggressiva del cane maschio possa essere stata provocata da un piccolo gesto, come l’offerta di un biscottino, che avrebbe scatenato un litigio fatale. Kira non doveva trovarsi in quella situazione. Gli animalisti italiani hanno chiesto una revisione immediata delle pratiche di gestione e l’adozione di misure più rigide per prevenire simili tragedie.

Le reazioni politiche e istituzionali

Il consigliere delegato per l’Ambiente e la Tutela degli animali di Città metropolitana di Roma Capitale, Rocco Ferraro, ha confermato l’accaduto e ha chiesto una relazione al Dipartimento Ambiente del Comune di Roma. “Stiamo parlando di un fatto grave”, ha sottolineato Ferraro, invitando a chiarire se vi sia stata una sottovalutazione nella decisione di far convivere i due cani nel medesimo box. Anche Fratelli d’Italia ha chiesto l’apertura di un’indagine interna per accertare le responsabilità e evitare simili episodi in futuro. Cristina Valeri, responsabile del Dipartimento di Fratelli d’Italia, ha parlato di “un fatto gravissimo”, chiedendo una riflessione urgente sulla gestione degli animali ospitati nei canili comunali.

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