San Lorenzo, l’orto didattico diventa parcheggio per un B&B

Nel silenzio delle istituzioni centrali, con un contenzioso in corso e un verdetto che tarda ad arrivare, quel pezzo di terra resta chiuso...

C’è un angolo di San Lorenzo, stretto tra via dei Sabelli e via dei Volsci, che racconta una storia tutta romana fatta di cancelli, alberi tagliati e verde pubblico trasformato in parcheggio privato. È la lunga e ancora irrisolta vicenda della particella 26, mille metri quadri di terra strappati — letteralmente — alla collettività.

Siamo a due passi dal cimitero monumentale del Verano, nel cuore pulsante di un quartiere storicamente popolare e battagliero. Eppure, da anni, uno spicchio di verde pubblico risulta interdetto ai cittadini, blindato da cancelli, e oggi riconvertito a comodo spazio di accesso per un affittacamere.

Da spazio pubblico a “comodo accesso privato”

A sollevare il caso è la consigliera del II Municipio Barbara Auleta (Sinistra Civica Ecologista), che denuncia come nell’area siano stati tagliati alberi, steso asfalto e selciato, installati lampioncini e tavolini, il tutto a servizio di una struttura ricettiva privata ristrutturata con il bonus 110%. Oggi quella struttura compare regolarmente sui portali turistici. Un piccolo B&B con parcheggio privato — su verde pubblico.

Due cancelli e una strada vietata ai cittadini

Le radici di questa vicenda affondano nel 2015, quando fu installato un primo cancello all’ingresso di via dei Galli, altezza via dei Sabelli 195 (particella 50 al catasto), impedendo il passaggio verso la particella 26. Nel verbale di consegna del 2018 — alla presenza del Dipartimento Patrimonio, della polizia locale e di rappresentanti municipali — si accertò la presenza non solo di un cancello, ma anche di un secondo sbarramento più interno.

L’area, di proprietà pubblica ma coinvolta in un contenzioso con un privato che rivendica l’usucapione, è stata formalmente consegnata al patrimonio del II Municipio sette anni fa. Ma di apertura al pubblico, nemmeno l’ombra.

Un orto didattico mai nato

Sono anni che chiediamo di fare qualcosa per i cittadini in quella particella“, racconta Auleta. “Un progetto di orti didattici, per esempio, era stato ipotizzato dall’attuale giunta. Si tratta di un’area verde importante per un quartiere che ne ha pochissima, ma finora l’accesso è sempre stato impedito da recinzioni abusive”.

Il secondo cancello, che in origine era una semplice rete, è oggi un vero e proprio muro. Chi ha provato a forzarlo — anche esponenti municipali e attivisti della Libera Repubblica di San Lorenzo — è stato denunciato.

Il paradosso romano

Oggi, mentre la collettività aspetta da anni un piccolo polmone verde, quell’area è di fatto utilizzata come pertinenza privata di un’attività commerciale. La consigliera denuncia: “Per qualcuno può sembrare una questione marginale, ma non lo è. Qui parliamo di uno spazio pubblico trasformato in cortile e parcheggio per un B&B. E questo, in una città che dovrebbe difendere ogni centimetro di verde urbano, è inaccettabile.”

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