Diciassette auto Tesla sono state completamente distrutte da un violento incendio scoppiato nella notte presso una concessionaria di Torre Angela, quartiere nella periferia est di Roma. L’episodio, ancora avvolto nel mistero, ha immediatamente attirato l’attenzione internazionale dopo che Elon Musk, fondatore di Tesla, ha definito l’episodio come un atto terroristico.
Il commento di Elon Musk: “È terrorismo”
A far esplodere il caso è stato un post su X (ex Twitter) dell’utente DogeDesigner, che ha pubblicato la notizia definendo l’accaduto “non un incendio accidentale, ma un attacco terroristico”. Elon Musk ha risposto in modo lapidario con una sola parola: “Terrorism”, lasciando intendere che ritiene doloso e mirato l’incendio che ha colpito il suo marchio automobilistico.
Solidarietà da Salvini: “Troppo odio contro Tesla”
Non è tardata ad arrivare la solidarietà politica, in particolare da parte del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Anche lui via X ha condannato l’accaduto, parlando di “manifestazioni violente, assalti e incendi” e denunciando l’eccessivo clima di ostilità nei confronti dell’azienda americana. Salvini ha espresso vicinanza sia a Musk sia ai dipendenti minacciati: “La stagione dell’odio e delle guerre deve finire al più presto”, ha scritto.