A due giorni dai funerali di papa Francesco, previsti per sabato 26 aprile alle ore 10, è ancora incerta la strada che verrà percorsa per il trasferimento della salma del pontefice dalla Basilica di San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove verrà sepolto. Nonostante l’attesa, le istituzioni competenti non hanno ancora ufficializzato il percorso che il corteo seguirà.
Un tragitto di circa 4 chilometri ancora da definire
Le due basiliche distano poco meno di 4 chilometri, un tragitto che, in condizioni normali, richiede circa un’ora a piedi. Tuttavia, considerando il grande afflusso di fedeli e la presenza di migliaia di persone lungo il percorso, è prevedibile che il viaggio della salma richieda molto più tempo. Le forze dell’ordine e i vari enti coinvolti sono al lavoro per pianificare ogni dettaglio.
Il coinvolgimento delle istituzioni nella pianificazione
Il capo del dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano, ha confermato che il percorso non è ancora stato stabilito. In un’intervista, ha dichiarato che le valutazioni sono ancora in corso e che ieri si è svolto un sopralluogo congiunto tra polizia, questura, prefettura e protezione civile per esaminare le opzioni disponibili. Nonostante ciò, Ciciliano ha ammesso di non conoscere ancora la decisione finale sul percorso da seguire. Il mistero persiste.
La cerimonia in diretta e l’omaggio dei fedeli
Il trasferimento della salma avverrà “a passo d’uomo”, ha annunciato Matteo Bruni, direttore della sala stampa vaticana. Questa modalità permetterà ai fedeli di rendere omaggio al pontefice lungo il tragitto. Sebbene non sia stato ancora reso pubblico il percorso esatto, le autorità vaticane hanno garantito che l’intera cerimonia, comprese le fasi del corteo, sarà trasmessa in diretta televisiva. L’arrivo della salma alla Basilica di Santa Maria Maggiore è previsto per le 13, mentre la cerimonia di tumulazione non sarà trasmessa.
L’omaggio dei poveri, voluto dallo stesso papa Francesco
Un aspetto significativo dell’evento sarà la presenza di persone “povere e bisognose” che renderanno omaggio al pontefice sui gradini della Basilica di Santa Maria Maggiore. Questa scelta rispecchia l’attenzione di papa Francesco verso i più bisognosi, come ha sottolineato la sala stampa vaticana. “I poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio”, recita la nota, ricordando che il papa aveva scelto di chiamarsi Francesco proprio per non dimenticare i più fragili. Così, un gruppo di persone in difficoltà sarà presente per l’ultimo saluto al papa, proprio come lui avrebbe voluto.