Papa Leone XIV: “Costruiamo ponti, diciamo no alla guerra e sì alla pace”

Nell’udienza con le altre religioni, il Pontefice sottolinea il valore del dialogo interreligioso e dell’unità tra i cristiani

Papa Leone XIV

Durante l’udienza ai rappresentanti delle altre Chiese e religioni, Papa Leone XIV ha ribadito con forza la necessità di un dialogo aperto e costruttivo per affrontare le grandi sfide globali. “Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti. Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire ‘no’ alla guerra e ‘sì’ alla pace, ‘no’ alla corsa agli armamenti e ‘sì’ al disarmo, ‘no’ a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e ‘sì’ allo sviluppo integrale”, ha affermato il Pontefice.

Nel suo discorso, il Papa ha evidenziato anche l’importanza del rapporto tra cristianesimo ed ebraismo. “A motivo delle radici ebraiche del cristianesimo, tutti i cristiani hanno una relazione particolare con l’ebraismo. La Dichiarazione conciliare Nostra aetate sottolinea la grandezza del patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei, incoraggiando alla mutua conoscenza e stima. Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”, ha aggiunto.

L’unità dei cristiani come priorità del pontificato

Papa Leone ha ricordato anche il significato simbolico della sua elezione, avvenuta nell’anno del 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea: “Quel Concilio rappresenta una tappa fondamentale per l’elaborazione del Credo condiviso da tutte le Chiese e Comunità ecclesiali. Mentre siamo in cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani, riconosciamo che questa unità non può che essere unità nella fede”.

In quanto Vescovo di Roma, considero uno dei miei doveri prioritari la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”, ha detto il Papa, ribadendo come “quella per l’unità è sempre stata una mia costante preoccupazione, come testimonia il motto che ho scelto per il ministero episcopale: In Illo uno unum, un’espressione di Sant’Agostino di Ippona che ricorda come anche noi, pur essendo molti, ‘in Quell’unico – cioè Cristo – siamo uno’”.

Il Pontefice ha infine sottolineato che “più siamo fedeli e obbedienti a Lui, più siamo uniti tra di noi. Perciò, come cristiani, siamo tutti chiamati a pregare e lavorare insieme per raggiungere passo dopo passo questa meta, che è e rimane opera dello Spirito Santo”.

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