Un passo concreto verso una mobilità più sostenibile arriva da Roma, dove 99 nuovi autobus elettrici sono approdati al porto di Civitavecchia. Si tratta di mezzi King Long destinati al trasporto pubblico delle aree periferiche della Capitale, che entreranno in servizio entro l’estate.
Il rinnovo della flotta rappresenta una risposta concreta alle lamentele dei pendolari, costretti per anni a spostarsi su autobus guasti o addirittura incendiati. Il nuovo lotto di mezzi, destinato al gestore Bis, riguarda il lotto ovest della città, che da tempo necessitava di un ammodernamento del parco veicoli.
Durante l’ultima audizione in commissione Mobilità, è stato confermato che i nuovi bus, seppur arrivati in ritardo rispetto alla scadenza del 30 aprile, saranno collaudati e messi in circolazione entro luglio. In parallelo, l’azienda sta procedendo con l’installazione delle infrastrutture per la ricarica elettrica, indispensabili per il funzionamento regolare del servizio.
Tuttavia, l’arrivo dei 99 bus non sarà sufficiente per il rinnovo completo della flotta, come sottolineato dal presidente della commissione Giovanni Zannola, che ha auspicato la presenza di “quasi il 100%” di veicoli nuovi a partire da luglio.
Nel lotto est, gestito da Troiani e Sap, la situazione è leggermente più avanzata. Qui, Troiani dispone già esclusivamente di nuovi veicoli. Per Sap, invece, la flotta attuale è composta da 72 mezzi, di cui solo 13 sono ibridi di recente acquisizione, mentre gli altri sono ancora a gasolio. È previsto l’arrivo di altri 51 veicoli elettrici King Long, che permetteranno anche in questa area un progressivo rinnovamento totale.
Le criticità del sistema non mancano, soprattutto su linee come la 041 di Settecamini, spesso oggetto di proteste per l’impiego di veicoli obsoleti e, più recentemente, vittima di atti vandalici. Solo tra il 22 aprile e l’8 maggio, due autobus sono stati colpiti da lanci di sassi, sollevando problemi anche di sicurezza pubblica.
Altri disservizi sono stati segnalati sulla linea 146 a Casalotti, dove l’impiego di autobus troppo corti rispetto alla domanda ha generato problemi di capienza, segno evidente delle difficoltà strutturali del trasporto periferico romano.
Sul fronte del personale, emergono però note positive. È stata confermata la regolarità nei pagamenti degli stipendi, una condizione non sempre scontata in passato. Inoltre, Autoservizi Troiani ha firmato un accordo di secondo livello con i sindacati, mentre Bis ha manifestato l’intenzione di aprire un tavolo per affrontare il tema degli arretrati salariali.