L’attentato davanti al Museo Ebraico di Washington ha avuto ripercussioni immediate anche in Italia, dove le autorità hanno alzato il livello di allerta per prevenire possibili episodi emulativi. L’episodio, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, ha visto un uomo armato aprire il fuoco contro due giovani membri dell’ambasciata israeliana, uccidendoli sul colpo.
L’evento ha scosso le comunità ebraiche internazionali e ha innescato una risposta immediata da parte delle forze dell’ordine italiane, che hanno istituito un “focus sicurezza” con particolare attenzione ai luoghi simbolo della presenza ebraica nel Paese.
A Roma, le aree della sinagoga e del ghetto ebraico sono diventate sorvegliate speciali. Pattugliamenti rafforzati, controlli statici e dinamici, e una presenza visibile di agenti armati caratterizzano ora la zona. L’obiettivo è duplice: rassicurare la comunità ebraica romana, tra le più numerose e attive d’Europa, e prevenire qualsiasi tentativo di imitazione che possa compromettere la sicurezza pubblica.
Il rischio di emulazione è considerato concreto, soprattutto in un momento di tensione internazionale legata al conflitto in Medio Oriente e alla recrudescenza di atti antisemiti in diverse parti del mondo. Le autorità italiane, in stretto contatto con i servizi di intelligence, stanno monitorando le situazioni più sensibili anche in altre città italiane con presenza significativa di comunità ebraiche o sedi diplomatiche israeliane.
Il Viminale ha ribadito l’importanza della massima vigilanza, sollecitando prefetture e questure a mantenere alta l’attenzione non solo su obiettivi ebraici, ma anche su sinagoghe, scuole, centri culturali e sedi diplomatiche potenzialmente a rischio. Un’attenzione che si accompagna anche a misure di prevenzione online, per intercettare eventuali segnali di radicalizzazione o intenti criminosi nelle fasi preliminari.
Nel frattempo, la comunità ebraica italiana ha espresso profondo cordoglio per le vittime dell’attacco negli Stati Uniti, chiedendo un impegno comune per contrastare l’odio e garantire che episodi del genere non si ripetano. In molte città italiane sono previste iniziative commemorative e momenti di solidarietà.