In occasione delle celebrazioni del 2 giugno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta da via dei Fori Imperiali, lanciando messaggi politici netti su più fronti. A pochi giorni dalle elezioni europee, Meloni ha annunciato la sua posizione sul voto: “Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni”, precisando così l’intenzione di esprimere la propria presenza senza partecipare al voto consultivo su specifici quesiti.
Difesa delle forze armate e identità nazionale
Nel suo discorso, Meloni ha sottolineato il valore del 2 giugno non solo come data simbolica ma come ricordo tangibile del sacrificio e dell’impegno di chi ha costruito la Repubblica. “Non è una festa museale. Celebriamo questa giornata per ricordare che quello che abbiamo qualcuno lo ha costruito”, ha affermato la premier, rivolgendo un messaggio diretto anche al mondo della scuola.
Meloni ha criticato alcune recenti affermazioni di insegnanti che avrebbero definito i bersaglieri come “divisivi”, respingendo duramente tale visione: “È grazie anche ai bersaglieri se oggi abbiamo una nazione. È grazie alle forze armate, è grazie a tutti quelli che si sono sacrificati per costruirla. Questo dovremmo insegnare ai nostri giovani”.
Sostegno alla linea del Quirinale sulla crisi in Medio Oriente
Parlando della situazione in Medio Oriente, Meloni ha commentato le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendole “importanti” e “perfettamente in linea con quelle del governo”. Un segnale di coesione istituzionale in un contesto internazionale delicato, che conferma la posizione dell’Italia a favore della diplomazia e della stabilità nella regione.
La premier ha poi ribadito il senso di orgoglio nazionale legato alla Festa della Repubblica, richiamando alla memoria collettiva il contributo di chi ha reso possibile l’Italia di oggi.