I cinghiali tornano a invadere le strade di Roma. A partire da maggio, le segnalazioni di avvistamenti si sono moltiplicate all’interno del Grande Raccordo Anulare, coinvolgendo in particolare il quadrante di Roma Nord: Talenti, Bufalotta e La Storta sono le zone maggiormente interessate. Ma nelle ultime settimane il fenomeno si è esteso anche a La Pisana, Aurelia, Decima, Castelfusano, Pigneto e nell’area del parco dell’Insugherata.
Il motivo degli avvistamenti: riproduzione e ricerca di cibo
Il picco della stagione riproduttiva, che va da maggio a giugno, spinge le femmine di cinghiale a cercare cibo e acqua per i cuccioli. Questo comporta una maggiore esposizione anche nelle ore diurne e in contesti urbani insoliti. Negli ultimi tempi sono stati registrati avvistamenti persino nel centro della Capitale, come una famiglia intera avvistata a Prati, lungo la ciclabile del Lungotevere della Vittoria.
Lo stop alle catture dopo l’emergenza peste suina
Dal 23 gennaio, data in cui è stata ufficialmente conclusa l’emergenza per la peste suina, la Regione Lazio ha revocato le zone rosse e bloccato le attività di cattura nella Capitale. Questo ha contribuito all’aumento della presenza dei cinghiali in città.
Segnalazioni in aumento: almeno dieci al giorno
Negli ultimi 35 giorni, le chiamate al Numero Unico per le Emergenze (112) sono aumentate in modo esponenziale. Tra le segnalazioni più rilevanti:
-
10 cinghiali in un parco giochi in via Cristoforo Numai
-
2 cinghiali con cuccioli in via della Pisana
-
3 esemplari in un campo da rugby in via Portuense
-
Avvistamenti anche a Formello, viale dello Stadio Olimpico, Casal Boccone e via Ignazio Silone
-
Un cinghiale nel giardino di un liceo in via Pietro Maffi
-
Un branco di 13 esemplari in via Andrea Del Verrocchio
-
Presenza segnalata nel campeggio internazionale a Castelfusano
Task force inattiva: i cittadini chiedono interventi
La procedura prevedrebbe l’intervento coordinato di una task force formata da polizia locale, polizia metropolitana e Asl. Tuttavia, dopo la fine dello stato d’emergenza, le attività si sono fermate. I cittadini denunciano l’assenza di soluzioni:
“Vivo con mio marito in via Alda Merini, a Casal Boccone, in un consorzio dove ci sono almeno 15 cinghiali liberi nei prati. Non possiamo più uscire di casa con il cane”, spiega Stefania, che ha contattato più volte il 112 senza esito.