Il fine settimana del 14 e 15 giugno ha messo in ginocchio il sistema di trasporto pubblico romano. In concomitanza con eventi di richiamo internazionale e temperature torride, la rete di mobilità ha subito una serie di disservizi che hanno lasciato a piedi migliaia di cittadini e turisti.
Tra i principali appuntamenti, il concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico, il Pride nella Capitale, il live dei Duran Duran al Circo Massimo e le manifestazioni del Giubileo dello Sport a piazza del Popolo hanno attirato un’enorme affluenza. A complicare ulteriormente la situazione, il grande caldo ha spinto moltissimi romani verso le spiagge del litorale, congestionando ancora di più i collegamenti.
Lavori e interruzioni programmate
La chiusura della linea C della metropolitana ha rappresentato uno dei maggiori ostacoli. Atac aveva già annunciato che la metro C sarebbe rimasta inattiva durante il weekend per consentire i collaudi in vista dell’apertura delle stazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali. Al suo posto, è stato attivato un servizio di bus sostitutivi, che tuttavia non ha garantito lo stesso livello di efficienza.
A questo si è aggiunta l’interruzione della tratta ferroviaria Tuscolana-Tiburtina per i lavori al nodo Pigneto, che ha penalizzato soprattutto chi era diretto all’aeroporto di Fiumicino o verso il mare. Una condizione destinata a ripetersi nei prossimi fine settimana del 21-22 e del 28-29 giugno.
L’episodio sulla metro B
Sabato 14 giugno, intorno alle ore 13, un atto vandalico ha causato il blocco della metro B. L’attivazione non autorizzata di un pulsante di emergenza ha provocato lo stop della circolazione tra Monti Tiburtini e San Paolo e tra Monti Tiburtini e Ionio per circa cinque ore. Anche in questo caso, le navette sostitutive non sono riuscite a sopperire adeguatamente al servizio interrotto, lasciando molti passeggeri sotto il sole cocente.
Domenica di disagi sulla Metromare
Il giorno successivo, domenica 15 giugno, la ferrovia Metromare (ex Roma-Lido) ha registrato un’interruzione di oltre quattro ore tra le stazioni di Acilia e Colombo. La causa: la caduta di un ramo sulla linea elettrica, che ha reso impossibile il transito dei treni fino alle 12:30 circa. Centinaia di bagnanti diretti al mare hanno così dovuto affrontare ritardi e disagi.
Mobilità paralizzata e strade chiuse
In un contesto già critico, numerose strade cittadine sono state chiuse o limitate per permettere lo svolgimento in sicurezza degli eventi. Il risultato è stato una vera paralisi della Capitale. Un fine settimana segnato da malcontento e rassegnazione, che ha evidenziato ancora una volta la fragilità del sistema dei trasporti pubblici capitolini.