A Roma è stato registrato un incremento significativo delle multe per parcheggi irregolari. Nei primi cinque mesi dell’anno, la polizia locale ha effettuato oltre 1,6 milioni di controlli, accertando più di 460mila violazioni al codice della strada. L’aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 supera il 20%.
Le zone più colpite dal fenomeno della sosta selvaggia sono il centro storico, Prati e il quartiere Parioli. Qui, le infrazioni riguardano prevalentemente auto parcheggiate in doppia fila, sulle strisce pedonali, sugli scivoli per disabili o addirittura al centro della carreggiata.
Controlli rafforzati e tecnologie in azione
L’aumento delle multe è legato anche all’intensificazione dei controlli, con un impiego maggiore degli agenti su strada grazie all’arrivo di nuovi vigili. A supportare le pattuglie c’è anche Cerbero, una telecamera avanzata capace di rilevare automaticamente le targhe dei veicoli in sosta vietata.
A Roma, tuttavia, è ancora diffuso un atteggiamento tollerante verso la doppia fila, spesso giustificata da chi lascia le quattro frecce accese con l’intenzione di tornare “tra cinque minuti”, che si trasformano poi in soste prolungate di mezz’ora o più.
I numeri della sosta irregolare nei diversi municipi
Delle 460mila violazioni accertate, circa 400mila riguardano la sosta irregolare, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando si contavano 286mila infrazioni.
Nel I Municipio si registra il maggior numero di multe, con oltre 62mila violazioni rilevate dal Gruppo Centro. Al secondo posto il II Municipio con circa 44mila infrazioni da parte del Gruppo Parioli. Seguono il Gruppo Prati, il VII Gruppo Appio e il XIII Gruppo Aurelio, con un numero di multe compreso tra 20mila e 26mila.
Residenti esasperati: cartelli fai-da-te contro la sosta selvaggia
In alcune strade i residenti hanno deciso di intervenire autonomamente. In via di San Giovanni in Laterano, ad esempio, è comparsa una lavagna artigianale con l’avviso “Non sostare, gira autobus” per dissuadere gli automobilisti dal bloccare l’area riservata alla manovra dei mezzi pubblici.
Si tratta di un’iniziativa nata dall’esasperazione, dopo anni in cui gli autobus rimanevano bloccati per le auto parcheggiate abusivamente. Questo causava ingorghi, proteste da parte dei passeggeri e la necessità di proseguire a piedi per chi utilizzava il trasporto pubblico.
Multe anche da remoto: ZTL, corsie preferenziali e semafori
Oltre alle sanzioni rilevate direttamente dalle pattuglie, vanno considerate anche quelle registrate dai sistemi da remoto, come i varchi ZTL, le telecamere sulle corsie preferenziali e quelle installate ai semafori. Questi strumenti hanno generato un ulteriore pacchetto di quasi 400mila multe.
L’aumento riguarda tutti i municipi della capitale, con una crescita del 37% rispetto all’anno precedente. Le strade di Roma continuano a essere un osservatorio costante del fenomeno, con numerose denunce dei cittadini sui gruppi social di quartiere, corredate da foto di veicoli in doppia fila, sui marciapiedi o sulle strisce pedonali.