Spinaceto, rimosso un vespaio da record da un appartamento

Oltre 5mila vespe avevano costruito un enorme alveare nel cassettone di un avvolgibile: la scoperta dopo le punture a una residente

Vespe

Un’enorme colonia di vespe ha invaso un appartamento di via Raffaele Aversa, a Spinaceto, dove gli insetti avevano costruito un nido di oltre cinquemila esemplari nel cassettone di un avvolgibile. L’intervento, eseguito senza piattaforme né funi, ha richiesto l’azione tempestiva di un esperto apicoltore dopo che una delle inquiline dello stabile era stata più volte punta.

L’amministrazione condominiale ha contattato d’urgenza Daniel Palmieri, esperto di Sos Api, che ha messo in sicurezza l’abitazione. “Siamo intervenuti dopo le segnalazioni della residente, che subiva punture ripetute – ha raccontato Palmieri – e ciò che abbiamo trovato nel cassettone era eccezionale, non solo per le dimensioni ma per l’ingegnosità del nido”.

Il vespaio, secondo quanto riferito dal tecnico, presentava una struttura elaborata e stratificata, con pilastri interni e una cupola esterna in grado di termoregolare il nido e proteggere le larve. “La forma della costruzione aveva elementi quasi architettonici – ha spiegato l’apicoltore – simili a grattacieli naturali. La cupola serviva a schermare il vespaio dal freddo e dai predatori”.

Palmieri ha chiarito come questi insetti scelgano spesso i cassettoni degli avvolgibili per costruire i loro nidi: si tratta infatti di spazi protetti, poco frequentati e termicamente favorevoli. “Normalmente le vespe prediligono il sottosuolo, ma i cassoni offrono condizioni ideali. Usano materiali semplici come corteccia d’albero, cartone, fibre vegetali e saliva, trasformandoli in un’opera complessa che ricorda certi lavori artigianali”.

La vicenda ha riportato l’attenzione sulla pericolosità della convivenza con questi insetti, soprattutto quando nidificano in spazi domestici. L’inquilina dell’abitazione di Spinaceto ne ha subito le conseguenze dirette, venendo punta più volte prima che l’amministrazione decidesse di intervenire.

L’alveare rimosso è stato uno dei più grandi mai rinvenuti all’interno di una struttura abitativa urbana. Nonostante la meraviglia per l’architettura naturale del vespaio, l’episodio sottolinea l’importanza di monitorare periodicamente gli spazi inutilizzati delle abitazioni, specialmente durante i mesi più caldi, periodo in cui le vespe sono più attive.

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