I saldi estivi a Roma, partiti sabato 5 luglio e in programma fino al 16 agosto, hanno registrato un inizio piuttosto tiepido. Il caldo, infatti, ha dissuaso molti consumatori, che preferiscono restare a casa, magari a godersi il fresco di un condizionatore, anziché uscire per fare acquisti.
La situazione è particolarmente critica per i negozi situati nel centro della capitale, che risentono della mancanza di parcheggi, un problema ricorrente per i commercianti della zona.
Massimo Bertoni, presidente di Federmoda Roma, sottolinea come la carenza di posti auto influisca negativamente sugli acquisti. “Con questo caldo, la gente vorrebbe usare la macchina per fare shopping, ma senza parcheggi, i consumatori sono scoraggiati”, spiega Bertoni. Questo fenomeno, a quanto pare, è un problema che si ripete ogni anno, con i negozi che dipendono in gran parte dalle persone che si spostano in auto per fare acquisti.
I centri commerciali, più accessibili e freschi, sono andati meglio, ma nel complesso l’avvio della stagione dei saldi non è stato entusiasta. Secondo le stime di Confcommercio, circa l’80% dei consumatori che approfitteranno degli sconti lo faranno per acquistare principalmente capi di abbigliamento, con un focus su scarpe e intimo. In questo scenario, le attività commerciali del centro storico sono quelle che soffrono maggiormente, a causa anche della difficoltà di accesso.
Bertoni, titolare di un negozio di moda storico in via Nazionale, esprime preoccupazione per il futuro dei negozi al centro della città, accusando anche la scarsità di mezzi pubblici adeguati. “In centro non si può parcheggiare – attacca Bertoni – nessuno prende i mezzi pubblici per fare shopping, non sarebbe una bella esperienza con il caldo che c’è sui mezzi.” La difficoltà di accesso alla zona centrale di Roma sembra dunque un ostacolo decisivo per il commercio.
Oltre al caldo e alla logistica, i commercianti si trovano a dover fare i conti con pratiche scorrette da parte di alcune catene online e negozi, che non rispettano le normative sui saldi. Bertoni denuncia la presenza di sconti pre-saldi e promozioni vietate da almeno 20-25 giorni, ma l’assenza di controlli da parte delle autorità locali ha permesso che queste pratiche proliferassero. “Visto che nessuno controlla, questo mondo si sta trasformando in una giungla”, commenta Bertoni, criticando la mancanza di azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale.
Secondo Bertoni, sarebbe necessario un intervento deciso per tutelare le attività storiche e quelle di vicinato, che rischiano di soccombere a causa della concorrenza sleale e dell’incapacità delle istituzioni di fare rispettare le regole. “Il Comune dovrebbe fare i controlli”, afferma Bertoni, lamentando anche l’insufficienza della soluzione proposta dal Comune di Roma, che ha messo a disposizione un sito per segnalare le irregolarità. Le attività di qualità e storiche, secondo il presidente di Federmoda, andrebbero tutelate e valorizzate, non lasciate sole in un mercato sempre più caotico e senza regole.