Due celle incendiate nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, in due episodi distinti avvenuti lo stesso giorno. Gli incendi, verificatisi alle 13 e alle 19:30 del 22 gennaio, sono stati interpretati come una reazione al blitz mattutino che ha portato al sequestro di 150 grammi di hashish, cellulari e armi improprie all’interno dell’istituto.
L’operazione, condotta nel carcere di via Giuseppe Barellai, ha evidenziato ancora una volta le criticità dell’istituto penale minorile. A denunciare la situazione è stato Massimo Costantino, segretario generale della Fns Cisl Lazio, che ha sottolineato i rischi per il personale penitenziario e la necessità di interventi strutturali.
Sicurezza e tutela del personale
Costantino ha richiesto una maggiore attenzione verso il personale della polizia penitenziaria, spesso costretto a fronteggiare episodi di violenza e situazioni critiche senza le risorse necessarie. Il sindacalista ha proposto il trasferimento dei detenuti responsabili degli incendi e misure più incisive per garantire la sicurezza della struttura e degli agenti.
Inoltre, la Fns Cisl Lazio ha evidenziato la mancanza di un dialogo con il direttore del centro giustizia minorile del Lazio, nonostante le numerose richieste di incontri per affrontare le problematiche operative.
Carenze di personale e protocolli inapplicati
Un ulteriore elemento critico riguarda la carenza di personale nel carcere minorile. Sebbene sia previsto un aumento di 13 agenti uomini e 5 donne nel piano mobilità, restano insufficienti le altre figure professionali necessarie per garantire la qualità dei servizi.
Il mancato rispetto dei protocolli regionali, firmati nell’accordo nazionale dell’ottobre 2023, continua a penalizzare la gestione del carcere, lasciando inevase le sollecitazioni sindacali e aggravando una situazione già complicata.