Mindia Goradze, elemento di spicco nella gerarchia mafiosa internazionale, è stato arrestato giovedì 22 maggio all’aeroporto di Ciampino dalla squadra mobile di Roma. Il 44enne georgiano era ricercato dal settembre 2023 per gravi reati quali associazione a delinquere ed evasione, con due mandati di cattura emessi a livello internazionale.
Nel gergo criminale sovietico, Goradze era definito come un “ladro della legge”, un titolo che indica il ruolo di vertice all’interno della criminalità organizzata. Secondo le indagini, aveva orchestrato una serie di attività criminali mercenarie nella città di Odessa e nelle zone circostanti, dove aveva creato una rete di fedelissimi dediti a estorsioni e violenze.
Tra le azioni più gravi, nell’agosto 2021, i suoi uomini avrebbero estorto la cifra di 350mila dollari sotto minaccia di morte, consolidando così il suo potere criminale e la sua fama. Il livello di pericolosità e la leadership criminale di Goradze hanno portato le autorità a emettere due provvedimenti di cattura internazionali, con l’obiettivo di bloccarne le attività illecite e arrestarlo.
La latitanza del boss è terminata la mattina del 22 maggio, quando gli agenti della squadra mobile hanno individuato Goradze all’aeroporto di Ciampino, mentre si trovava a bordo di un veicolo con targa tedesca. L’operazione, frutto di una stretta collaborazione tra la polizia di frontiera e il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, si è conclusa con il suo trasferimento nel carcere romano di Regina Coeli.
L’arresto rappresenta un importante colpo alle organizzazioni criminali di matrice internazionale, segnando la fine di una latitanza durata diversi mesi e rafforzando la cooperazione tra le forze dell’ordine europee.