La manifestazione del 12 agosto a Grotte Celoni, organizzata dalla comunità bangladese, ha visto la partecipazione di Nicola Franco, presidente del municipio VI di Roma. L’evento è stato organizzato per esprimere solidarietà ai tre cittadini bangladesi feriti durante una rapina al bar “Bianco Notte” la notte tra il 7 e l’8 agosto, ma anche per protestare contro quelle che sono state definite “politiche razziste” da parte del governo nazionale, regionale e comunale.
Durante la manifestazione, Franco ha preso la parola per esprimere la propria vicinanza alle vittime, ma ha anche voluto respinte le accuse di razzismo mosse contro il municipio e le istituzioni italiane. “I doveri e il rispetto delle regole in questo Paese non sono un optional”, ha affermato il minisindaco delle Torri, sottolineando che le accuse di razzismo sono infondate e che il municipio VI non ha nulla da imparare da nessuno su questi temi.
Franco ha ringraziato la comunità bangladese per la calda accoglienza, ma ha anche criticato coloro che hanno cercato di strumentalizzare l’episodio di criminalità per fomentare divisioni. “Ringraziamo la comunità del Bangladesh per aver espresso in maniera chiara la loro posizione sull’Italia e sugli italiani”, ha dichiarato, aggiungendo che è stato importante che la comunità abbia respinto chi ha tentato di usare l’incidente per scopi politici.
Il motivo della protesta
Gli organizzatori della manifestazione avevano denunciato il silenzio delle istituzioni italiane dopo l’aggressione dei tre cittadini bangladesi. Secondo loro, non c’era stata alcuna dichiarazione di solidarietà da parte delle autorità italiane, e le politiche governative alimentano una propaganda razzista contro gli immigrati, in particolare quelli di fede musulmana.
Gli organizzatori hanno accusato le istituzioni di trattare gli immigrati come cittadini di serie B, senza riconoscere loro i diritti fondamentali, e hanno chiamato a raccolta la comunità per manifestare contro queste politiche.
Le parole di Franco
Franco, che nei giorni precedenti aveva già annunciato la sua partecipazione alla manifestazione, ha sottolineato che nel municipio VI la questione della sicurezza è sempre stata al centro dell’attenzione. “Ci chiediamo se la comunità del Bangladesh abbia mai partecipato alle tante manifestazioni per la sicurezza o per la solidarietà ai carabinieri aggrediti”, ha dichiarato il minisindaco.
Ha anche ricordato che il municipio VI è l’unico ad avere un tavolo interreligioso aperto, ma ha fatto notare che manca il rappresentante del Bangladesh. “Spero che dietro questa manifestazione non ci sia la solita parte politica che ha perso credibilità con gli italiani e che cerca di recuperarla sfruttando gli stranieri”, ha concluso Franco, facendo riferimento a una presunta strumentalizzazione politica dell’incidente.