Gli agenti del IX distretto di polizia dell’Eur hanno scoperto un giro di spaccio di shaboo, condotto principalmente da una coppia di romani. I due avevano assoldato un 45enne filippino, incaricandolo di effettuare consegne della droga a una clientela composta in gran parte da connazionali.
Il sistema funzionava come un servizio di delivery: gli acquirenti facevano l’ordine, e successivamente la droga veniva consegnata sul posto. Il punto di ritrovo era il parcheggio del serbatoio piezometrico dell’Eur, dove gli agenti hanno sorpreso il 45enne in possesso di shaboo, sostanza conosciuta anche come la “droga dei kamikaze”.
Spaccio di shaboo scoperto grazie a perquisizioni
Dopo aver fermato il sospettato, i poliziotti hanno scoperto che il cellulare usato per le transazioni apparteneva a una donna italiana di 27 anni, che lo aveva ceduto all’uomo per organizzare la consegna della droga. Le conversazioni sul dispositivo hanno permesso agli inquirenti di collegare la giovane a un 35enne, probabilmente il complice.
A seguito di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato il 35enne intento a preparare le singole dosi di shaboo. Nell’abitazione erano presenti anche strumenti per il confezionamento, come bilancini di precisione e bustine trasparenti.
Arresto dei responsabili del giro
I tre soggetti sono stati fermati in quanto gravemente indiziati del reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Oltre alla droga, la polizia ha sequestrato anche una somma di 1000 euro, probabilmente proveniente dall’attività illecita.
L’operazione della polizia è stata un ulteriore colpo allo spaccio di shaboo, droga sintetica particolarmente dannosa. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere, dove sono a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di ulteriori sviluppi investigativi.