Approvata in Giunta la prima “Strategia di adattamento climatico” di Roma Capitale, ora in attesa del voto dell’Assemblea capitolina. Il piano, come indicato dal Comune, stabilisce priorità e misure per preparare la città agli impatti sempre più gravi del cambiamento climatico.
L’obiettivo è adattare il territorio agli scenari previsti da qui al 2050, con alcuni interventi da attuare già entro il 2030. La strategia è stata elaborata con il contributo di istituzioni scientifiche e include un quadro analitico dei rischi, obiettivi e finanziamenti necessari.
Adattamento climatico: le quattro priorità
Le quattro priorità individuate dal piano sono: la gestione di piogge intense e alluvioni, che minacciano quartieri e infrastrutture; la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, a rischio per la riduzione delle precipitazioni e periodi di siccità più lunghi; l’adattamento dei quartieri all’aumento delle temperature e la protezione della salute dei cittadini.
Il quarto punto riguarda gli impatti sul litorale costiero, che sarà interessato da fenomeni come erosione, piogge intense e trombe d’aria. L’innalzamento del livello del mare, infatti, potrebbe esporre la costa romana a nuovi rischi e rendere necessario un monitoraggio costante.
Obiettivi e interventi per il futuro
Gli interventi previsti per l’adattamento climatico a Roma mirano a rendere la città più resiliente. Si tratta di misure che includono il potenziamento della gestione delle risorse idriche, la protezione delle infrastrutture critiche e l’implementazione di soluzioni innovative per mitigare le ondate di calore nei quartieri più vulnerabili.
L’approvazione della strategia rappresenta un passo importante per affrontare in maniera concreta le sfide future, in linea con le politiche europee in tema di sostenibilità ambientale e adattamento climatico.