Dopo giorni di onde alte oltre tre metri e vento a 70 km/h, il litorale di Ostia si trova a fare i conti con danni ingenti. La furia del mare ha colpito duramente le spiagge e le strutture costiere, evidenziando ancora una volta la fragilità del territorio.
Tra i simboli danneggiati spicca il basamento della fontana dello Zodiaco, realizzata nel 1955 dall’architetto Pierluigi Nervi e ristrutturata solo quattro anni fa. Anche diversi stabilimenti storici, già in difficoltà, hanno subito crolli e perdite.
Stabilimenti storici in ginocchio
Gravi i danni riportati dallo stabilimento Shilling, di fronte alla Rotonda. Le onde hanno portato via la pedana della discoteca, il chiosco bar e il pavimento in mattoni del lido. Lo stabilimento, già sottoposto a sequestro nei mesi scorsi per alcune strutture abusive, ha visto queste stesse parti distrutte dal mare.
Il Kursaal, altro storico stabilimento con concessioni scadute, ha perso le sue cabine, ormai completamente distrutte. Alla Nuova Pineta – Pinetina, il mare non ha risparmiato neanche le strutture in cemento, compromettendo cabine e campi da tennis. Anche l’Hibiscus Beach e il Capanno hanno riportato pesanti danni, aggravati dall’erosione che ha cancellato metri di spiaggia.
Interventi antierosione falliti
Gli interventi antierosione realizzati dalla Regione, come i pennelli installati nella zona di Ostia Levante, non sono stati sufficienti a contenere la forza del mare. Gli imprenditori del mare ora sollecitano il Comune e la Regione a intervenire con misure strutturali, lamentando la mancanza di soluzioni concrete nonostante i frequenti sopralluoghi.
La situazione, già vista in passato, solleva ancora una volta la necessità di una strategia chiara per proteggere il litorale di Ostia, spesso soggetto a fenomeni di erosione e devastazione legati a eventi meteo estremi.