l 2024 si prospetta come un anno record per il Colosseo, con numeri in continua crescita, grazie anche a una gestione rinnovata della bigliettazione. Tuttavia, le nuove regole introdotte dal Parco archeologico per contrastare il fenomeno del bagarinaggio stanno generando forti critiche da parte di guide turistiche e tour operator, che lamentano una riduzione significativa delle loro attività e un impatto negativo sull’esperienza dei visitatori.
Biglietti nominali e limiti temporali
Tra i provvedimenti più contestati figura l’obbligo dei biglietti nominali, che limitano la flessibilità per le prenotazioni. Secondo il regolamento, il nome sul biglietto può essere modificato fino a sette giorni prima dell’evento per gli acquisti individuali e fino a tre giorni prima per quelli legati ai tour. Questo rende impossibile gestire prenotazioni last minute, una fetta rilevante delle vendite di tour operator e guide.
Inoltre, il limite massimo di 75 minuti per le visite guidate, introdotto a novembre, viene giudicato inadeguato per consentire un’esperienza completa. Il tempo riservato alla visita risulta insufficiente a causa di imprevisti come i controlli di sicurezza, i tempi di accesso o le esigenze dei visitatori, lasciando poco margine per approfondimenti.
Le guide turistiche denunciano una drastica riduzione del lavoro: le prenotazioni di tour guidati sarebbero crollate del 60%, con conseguenti perdite economiche che hanno portato al licenziamento di numerosi operatori. Molti turisti arrivati a Roma senza una prenotazione anticipata si sono trovati impossibilitati a visitare il Colosseo, causando insoddisfazione generale.
“Con le nuove regole non riusciamo più a rispondere alle richieste di gruppi che vogliono prenotare a breve termine,” spiegano i rappresentanti delle guide. “Inoltre, l’introduzione retroattiva dei regolamenti ha generato confusione: biglietti venduti prima del 29 ottobre si sono ritrovati soggetti a nuove limitazioni senza preavviso.”
Il bilancio del Parco archeologico
Dal lato del Parco archeologico, i risultati vengono definiti positivi. La lotta al bagarinaggio e alla vendita illegale ha portato a un significativo miglioramento, con l’introduzione di normative più rigide e un maggiore controllo sulla bigliettazione. Tuttavia, le associazioni di categoria criticano le modalità di implementazione, ritenute penalizzanti per chi opera nel rispetto delle regole.
Proposte per una gestione più collaborativa
Le guide turistiche e i tour operator chiedono maggiore dialogo con il Parco per trovare soluzioni che garantiscano sia la legalità sia la sostenibilità economica delle loro attività. “È fondamentale introdurre regolamenti più chiari e flessibili, capaci di soddisfare sia le esigenze dei visitatori che quelle degli operatori del settore,” concludono.