Un furto ha scosso il Museo della Fanteria, in piazza Santa Croce in Gerusalemme a Roma, durante l’ultimo giorno della mostra dedicata ad Antonio Ligabue. È stata rubata una statuetta di bronzo, alta circa dieci centimetri e raffigurante un cane, opera dell’artista. L’oggetto, assicurato per ventimila euro, rappresentava uno degli elementi di maggior interesse della mostra.
L’allarme e l’indagine in corso
Il furto è stato scoperto da alcuni visitatori, che hanno notato l’assenza della statuetta e allertato immediatamente il personale del museo. A seguito della segnalazione, è stata sporta denuncia ai Carabinieri della Stazione di Piazza Dante, che stanno conducendo le indagini con il supporto del reparto speciale per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Un colpo studiato?
Secondo le prime ricostruzioni, il furto potrebbe essere stato pianificato approfittando dell’affluenza nell’ultimo giorno della mostra, quando il museo era particolarmente frequentato. Nonostante le misure di sicurezza, l’azione è stata compiuta con rapidità, sfruttando forse un momento di distrazione del personale o una falla nel sistema di sorveglianza.
L’importanza dell’opera sottratta
La statuetta rubata, pur essendo di piccole dimensioni, è considerata un pezzo di valore artistico e culturale significativo, testimonianza dell’abilità scultorea di Ligabue, noto soprattutto per i suoi dipinti e le rappresentazioni di animali. La perdita rappresenta un danno non solo economico ma anche per il patrimonio culturale custodito durante l’evento espositivo.
Le forze dell’ordine al lavoro
I Carabinieri stanno analizzando le riprese delle telecamere di sicurezza presenti nel museo e nelle aree circostanti per individuare i responsabili. Le indagini si concentrano su possibili complicità interne o sul coinvolgimento di gruppi specializzati in furti d’arte, vista la delicatezza e la precisione dell’operazione.