Nel tardo pomeriggio del 31 maggio 2025, un’aggressione quasi letale ha avuto luogo nei pressi della fermata della metro A “Lucio Sestio” di Roma. Quattro cittadini, tre dei quali peruviani e uno ecuadoriano, sono stati arrestati dalla Polizia grazie a un’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. L’inchiesta ha portato all’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e una di arresti domiciliari.

Un’aggressione brutale alla fermata della metro

La ricostruzione dei fatti, fornita dalla Polizia, ha evidenziato come gli indagati abbiano aggredito la vittima con violenza, colpendola con pugni e calci. L’aggressione è culminata in un colpo di coltello al torace, che ha messo in pericolo la vita del giovane. Trasportato immediatamente in ospedale, la vittima è riuscita a sopravvivere, ma è rimasta in gravi condizioni.

Indagini e arresti: le fasi cruciali dell’inchiesta

Le indagini hanno seguito un corso meticoloso, grazie anche alla collaborazione delle forze dell’ordine e dei testimoni. I poliziotti sono riusciti a individuare l’autore materiale del colpo di coltello e a confermare il coinvolgimento degli altri tre indagati, che, pur non avendo inferto il colpo mortale, hanno partecipato attivamente alla violenza, pestando la vittima a calci e pugni. La ricostruzione delle fasi della lite e l’analisi di elementi probatori cruciali hanno portato alla rapida identificazione degli aggressori.

Misure cautelari e conseguenze legali

Il Pubblico Ministero ha prontamente richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, che è stata accolta. Così, dopo mesi di indagini, gli indagati sono stati arrestati. Il provvedimento ha fatto seguito all’evidente gravità del crimine commesso e all’impossibilità di escludere il rischio di reiterazione del reato.